Preambolo Compagni marxisti- leninisti -maoisti del mondo:
Tenendo conto dell’urgenza di marciare verso una Conferenza Internazionale Unificata e degli sforzi che diverse espressioni e raggruppamenti sono stati effettuati, in particolare la proposta presentata dai compagni del Comitato coordinatore per una Conferenza Internazionale Maoista Unificata – CCIMU, Per una Conferenza! Internazionale Maoista Unificata! – Proposta sugli equilibri del Movimento Comunista Internazionale e la sua attuale Linea Politica Generale, nonché le osservazioni presentate da diversi compagni ad esso, dove è evidente che non esprime l’attuale livello di unità dei marxisti-leninisti-maoisti di tutti i paesi, riteniamo necessario fai uno sforzo particolare per formulare una Piattaforma di Unità minima generale, che serva da base allo scopo della Conferenza Internazionale Unificata dei Marxisti-Leninisti-Maoisti.
Quali sono le condizioni oggettive e soggettive che rendono non solo necessario ma possibile lo svolgimento di una Conferenza Internazionale Unificata?
L’acuirsi della lotta di classe nel mondo è il motore che spinge la società ad emanciparsi, a spezzare le catene dell’oppressione e dello sfruttamento mondiale imperialista. Questa forza oggettiva della società esige che il proletariato internazionale adempia al suo ruolo di classe rivoluzionaria e d’avanguardia in prima linea nella Rivoluzione Proletaria Mondiale, a condizione che si organizzi come partito indipendente dalle altre classi, e capo del suo operato di una classe consapevole
Tale è la base materiale dell’urgente unità internazionale del marxista-leninista maoista e in ogni paese, per essere coloro che non sacrificano gli interessi cardinali del movimento operaio per alcuni vantaggi del momento, perché rappresentano consapevolmente e difendere nel movimento attuale, gli interessi futuri della classe operaia mondiale.
Tale è la base materiale dell’attuale necessità di rompere l’isolamento, deporre il settarismo e sottoporre gli interessi particolari del gruppo o della nazione agli interessi generali e comuni della Rivoluzione Proletaria Mondiale.
Non si tratta di conciliare e convivere con le diverse tendenze opportuniste, ma di delimitare i campi, soprattutto con il revisionismo, attraverso la lotta di linea nel fervore della lotta di classe.
Dalle amare sconfitte della dittatura del proletariato in Russia e Cina, il Movimento Comunista Internazionale cadde in una profonda crisi, dove il vecchio revisionismo, già sconfitto, emerse in nuove forme, dichiarando ancora una volta i fondamenti teorici della scienza del proletariato infondato, traendo conclusioni assolutamente disfattiste dall’esperienza storica nella rivoluzione proletaria, nell’esercizio della dittatura di classe, nella costruzione del socialismo e dell’organizzazione internazionale.
I partiti e le organizzazioni marxisti-leninisti-maoisti hanno condotto separatamente una linea di lotta contro le vecchie e le nuove forme di revisionismo, coincidendo nella difesa dei principi fondamentali del marxismo-leninismo-maoismo: sulla lotta di classe, lo Stato, la rivoluzione, il ruolo storico delle masse, il percorso della violenza rivoluzionaria delle masse armate, la guerra popolare per rovesciare il vecchio Stato, la necessità storica della dittatura del proletariato e il proseguimento della rivoluzione in esso, il riconoscimento dell’epoca presente dell’imperialismo come la più alta e ultima fase del capitalismo e l’inizio della nuova Era della Rivoluzione Proletaria Mondiale la cui esperienza storica è stata corretta, l’inevitabilità delle crisi nel capitalismo, l’inesorabile marcia verso il suo fallimento, il ruolo di avanguardia del proletariato, la necessità del partito come suo distacco politico e forma superiore di organizzazione, la necessità di costruire il davanti alle classi e masse rivoluzionarie, e all’esercito popolare, i compiti che l’attuale situazione richiede ai comunisti… tutto ciò, di per sé, costituisce il contenuto di una base generale minima di unità che nell immediato rechiede la lotta di classe mondiale.
Questa è ancora una base insufficiente per l’unità nella Linea Generale, cioè per risolvere le varie sfumature che esistono nelle file dei marxisti-leninisti-maoisti come riflesso della complessità nell’analisi e nella sintesi di alcuni problemi storici, di i mutamenti dell’attuale situazione mondiale, dei dubbi seminati dalle false teorie revisioniste.
Riconoscere, formalizzare e proclamare una tale base minima generale di unità, nella forma di –plattforma di Unità concisa e chiara che esprima l’unità ideologica più generale dei marxisti-leninisti-maoisti, è condizione obbligata perché essi possano assumere i grandi compiti che richiede la situazione attuale, dove la rivoluzione si manifesta come una necessità palpitante in tutti i paesi.
Plattforma di Unità , necessaria per sviluppare la lotta di linea per risolvere le divergenze che dividono i marxisti-leninisti-maoisti, e conquistare una base più alta di unità nella linea generale, approfondendo la sconfitta teorica del nuovo revisionismo e demarcando una netta e profonda demarcazione tra Marxismo Leninismo Maoismo e ogni sorta di opportunismo, nella prospettiva dell’unità in una nuova Internazionale Comunista.
Plattforma di Unità, necessaria per formulare un Programma di Lotta Politica Internazionale, che unifichi e organizzi un’azione politica congiunta immediata, con un orientamento comune per il proletariato internazionale e le masse di fronte alle crisi, alle guerre imperialiste, alla solidarietà internazionalista, affrontare al l’opportunismo nella leadership dei movimenti e ribellioni spontanei delle masse, del movimento sindacale, contadino, femminile, ambientalista, per la libertà dei prigionieri politici e di altre forme di movimento di massa che insorgono contro l’imperialismo e le classi reazionarie.
Plattforma di Unità, necessaria per concretizzare una nuova forma di Organizzazione Internazionale, comprendendo che, come ha detto il presidente Mao, «Solo quando ha unità teorica e politica, il proletariato internazionale può avere coesione organizzativa e unità di azione». Una nuova forma organizzativa che, date le divergenze esistenti tra i marxisti-leninisti-maoisti circa l’esperienza in questo campo, deve avere almeno il carattere di un Comitato che rivesta il ruolo di nucleo trainante nell’opera di diffusione del marxismo-leninismo-l maoismo, promuovendo la lotta di linea, incoraggia l’azione politica comune, facilita lo scambio di esperienze e le relazioni fraterne tra organizzazioni e partiti, sviluppa l’aiuto reciproco e la cooperazione nella costruzione di nuovi partiti, influenza e riunisce altre forze marxiste-leniniste-maoiste non ancora impegnata con la proposta di una Conferenza Internazionale.
Piattaforma dell’Unità che consente di applicare consapevolmente il metodo dell ‘unità-lotta-unitàper condurre la lotta di linea sulle divergenze tra i marxisti-leninisti-maoisti, trattandole come contraddizioni all’interno del popolo, lottando sinceramente per l’unità e non per la scissione, differenziando le contraddizioni tra i comunisti, le contraddizioni con le linee opportuniste, revisioniste, antimarxiste, antiproletarie, antipartita, che, essendo contraddizioni di natura diversa, si risolvono con metodi diversi.
La pretesa del revisionismo avakiano di incoronare la sua “Nuova Sintesi del Comunismo” come Linea Generale del Movimento Comunista Internazionale è stata sconfitta; ma l’opportunismo non è stato ancora sconfitto in un’intera Linea Generale che esprime la profonda unità del movimento marxista-leninista-maoista. In questo obiettivo a lungo termine, vediamo immediatamente necessario definire e approvare una Piattaforma comune di marxisti-leninisti-maoisti, come quella qui proposta, consapevoli che essa presuppone promuovere con successo la lotta delle due linee al suo interno, lottando consapevolmente per l’unità dei comunisti senza scherzare con i principi, per organizzare più incontri preparatori, più incontri bilaterali e multilaterali, più scambi di documenti, iniziative rivolte alle masse, sulla strada tortuosa ma luminosa verso la trionfante realizzazione di un’unica Conferenza Internazionale dei marxisti-leninisti-maoisti del mondo, che supera la frammentazione, gli effetti del crollo del Movimento Rivoluzionario Internazionalista e risponde al bisogno di unità sulla base del marxismo-leninismo-maoismo, sulla base di un autocritica valutazione critica dell’esperienza generale del Movimento Rivoluzionario Internazionalista e di altre iniziative, per avanzare a una nuova organizzazione internazionale, la nuova Internazionale Comunista basata sul marxismo leninismo maoismo.
A tal fine di lottare per l’unità, dobbiamo essere guidati da quanto affermato dal presidente Mao nel Metodo dialettico per l’unità interna del partito:
Non possiamo condurre i negoziati per desiderio di unità e in uno spirito di aiuto? Certo, non si tratta di negoziati con l’imperialismo (dobbiamo anche negoziare con esso), ma di negoziati interni tra comunisti. Facciamo un esempio: lo svolgimento dei negoziati non è quello che stanno facendo i dodici paesi qui riuniti? Non è negoziare quello che stanno facendo le sessanta Parti? In effetti, è quello che facciamo. In altre parole, a condizione di non minare i principi marxisti-leninisti, accettiamo le opinioni accettabili degli altri e rifiutiamo quelle nostre che possono essere rifiutate. Quindi, agiamo con due mani: una per la lotta con i compagni che sbagliano e l’altra per l’unità con loro. Lo scopo della lotta è perseverare nei principi marxisti, il che implica fedeltà ai principi. Questa è una mano; l’altro è garantire l’unità. Lo scopo dell’unità è quello di dare uno sfogo a questi compagni, prendendo impegni nei loro confronti, il che significa flessibilità. L’integrazione della fedeltà ai principi con la flessibilità costituisce un principio marxista-leninista ed è un’unità di opposti.
Tenendo presente le considerazioni che precedono, con lo spirito di contribuire sinceramente a precisare quella base di comune unità generale, quella che realmente esiste ora, e senza la pretesa di fare un blocco speciale di una particolare sfumatura, sottoponiamo alla vostra considerazione la presente Proposta di piattaforma di Unity per la Conferenza Internazionale Unificata.
Proposta di piattaforma Unity
Il marxismo, difeso da Lenin come sistema di concezioni e dottrina onnipotente di Marx, perché esatto, è emerso non chiuso in se stesso, ma in mezzo e in risposta ai problemi sociali del capitalismo. Il marxismo non è un dogma, né una dottrina finita e immutabile, ma una guida viva per l’azione, il cui sviluppo riflette il cambiamento delle condizioni della vita sociale.
Quindi, lo sviluppo rivoluzionario del marxismo ha attraversato fasi, con il marxismo-leninismo che è stato il salto al nuovo stadio di sviluppo delle concezioni e della dottrina di Marx alle condizioni della fase imperialista e della nuova era della rivoluzione proletaria mondiale, e marxismo leninismo maoismo il salto verso un nuovo, terzo e più alto stadio di sviluppo di fronte alla necessità di continuare la rivoluzione sotto la dittatura del proletariato contro la restaurazione revisionista del capitalismo e la dittatura borghese nei paesi socialisti.
Il capitalismo della libera concorrenza è passato alla storia. Questa è l’epoca dell’imperialismo, la fase più alta e ultima del capitalismo le cui inevitabili crisi economiche, sempre più frequenti, fanno emergere a la superficie la sua incompatibilità con l’esistenza della società, affermano il suo corso inesorabile verso il fallimento, il suo carattere di capitalismo parassitario, in decomposizione, preludio della Rivoluzione Proletaria Mondiale e del Socialismo.
La contraddizione fondamentale del sistema capitalista tra produzione sempre più sociale e appropriazione sempre più privata è la causa più profonda della sua inevitabile scomparsa e può essere risolta solo con il trionfo della Rivoluzione Proletaria Mondiale, socializzante della proprietà dei mezzi di produzione. Il capitalismo, raggiunto la sua fase imperialista, nel corso di oltre un secolo di agonia, è stato incaricato di estendere e approfondire la contraddizione fondamentale a tutti i paesi, acuendo a sua volta tutte le altre contraddizioni che ne accelerano la morte come sistema mondiale. di sfruttamento e oppressione.
I cambiamenti nel mondo imperialista hanno esacerbato le contraddizioni più importanti dell’imperialismo: tra i paesi imperialisti e tra i grandi gruppi monopolisti; tra i paesi, le nazioni ei popoli oppressi ei paesi imperialisti; tra il proletariato e la borghesia; evidenziando a sua volta, negli ultimi anni, la contraddizione tra società e natura.
Nell’era dell’imperialismo, il mondo era diviso in una manciata di paesi imperialisti sfruttatori e la stragrande maggioranza di paesi oppressi e sfruttati. La legge economica dello sviluppo ineguale dei paesi imperialisti è la base materiale delle contraddizioni interimperialistiche, delle guerre reazionarie contro i paesi oppressi e delle guerre internazionali per il dominio del mondo, con il pericolo latente di una nuova guerra mondiale. La contraddizione tra proletariato e borghesia, tra capitale e lavoro, è l’espressione nel campo sociale della contraddizione fondamentale del capitalismo. Su quale di queste contraddizioni occupa il posto principale nel periodo attuale, esistono differenze tra marxisti-leninisti-maoisti che devono essere risolte attraverso lo studio, l’analisi e la discussione dei cambiamenti avvenuti negli ultimi anni.
L’imperialismo prolunga artificialmente la sua esistenza, da un lato, impoverendo, depredando, distruggendo le uniche due fonti di ricchezza del pianeta: il lavoro e la natura; e dall’altra, per l’aiuto che l’opportunismo fornisce smussando il filo rivoluzionario della lotta politica della classe operaia e dei popoli del mondo, sottoponendolo ai limiti consentiti dal vecchio Stato. «La lotta contro l’imperialismo», dice Lenin, «è una frase vuota e falsa se non è indissolubilmente legata alla lotta contro l’opportunismo».
L’avanzata del capitalismo alla sua fase imperialista finale, suggellò la fine della rivoluzione borghese e iniziò la nuova Era della Rivoluzione Proletaria Mondiale, inaugurata dalla Rivoluzione d’Ottobre, come la principale tendenza storica dell’epoca dell’imperialismo.
La Rivoluzione Proletaria Mondiale sconfiggerà l’imperialismo e le classi reazionarie, usando come mezzo la levatrice della storia, la violenza rivoluzionaria delle masse. La rivoluzione violenta, legge universale della rivoluzione proletaria, è necessaria per distruggere il vecchio Stato e costruire il nuovo Stato di dittatura del proletariato. “Il compito centrale e la forma più alta di una rivoluzione – dice il presidente Mao – è la presa del potere per mezzo delle armi, è la soluzione del problema per mezzo della guerra”.
Il vecchio Stato è il bastione e il protettore politico dei privilegi delle classi reazionarie; non si estingue, non si riforma, non cede il potere con mezzi pacifici parlamentari; deve essere distrutta dalla forma più alta di lotta politica, la lotta armata delle grandi masse popolari, la guerra popolare la cui forma è determinata dalle condizioni concrete di ogni paese.
Il nuovo potere politico rivoluzionario degli operai e dei contadini nei paesi imperialisti e nei paesi oppressi, in sostanza, non può essere altro che lo stato di dittatura del proletariato, un potere illimitato che è sostenuto direttamente dalla violenza del popolo armato, non dalla legge. Nei paesi semifeudali e semicoloniali, il nuovo Stato istituito dalla Nuova Rivoluzione Democratica è una forma di Stato di dittatura del proletariato.
Contro il potere della borghesia imperialista e delle sue classi reazionarie lacchè nel vecchio Stato, si solleva il movimento spontaneo delle grandi masse popolari, di quelle senza lavoro, di quelle senza terra, di quelle che non hanno niente da perdere, che per ragioni molto diverse oggi prendono la scena politica nelle campagne e nelle città dei paesi imperialisti e oppressi, mostrando la forza oggettiva a disposizione del proletariato e dei popoli del mondo, che crea condizioni migliori per l’avanzamento dei compiti politici dei comunisti marxisti-leninisti maoista..
Ancora più avanzati sono i movimenti rivoluzionari di massa guidati dai partiti marxisti-leninisti-maoisti contro il vecchio Stato, contro il vecchio sistema, che vanno dall’ampia mobilitazione politica rivoluzionaria delle masse, alle guerre popolari che, con vari gradi di sviluppo e difficoltà , avanzare in diversi paesi in prima linea nella Rivoluzione Proletaria Mondiale.
I movimenti politici, le rivolte e le ribellioni spontanee delle masse in tutto il pianeta, le lotte e le guerre di resistenza contro le guerre di aggressione e di occupazione ordite dagli imperialisti, le guerre popolari, sono le caratteristiche dello sviluppo diseguale del movimento rivoluzionario, ma soprattutto, sono vivide espressioni che la Rivoluzione Proletaria Mondiale è la principale tendenza storica dell’epoca imperialista, sono indicative che la società mondiale sta attraversando un periodo di vita popolare in cui, nelle parole di Lenin, “la rabbia accumulata nei secoli (…) viene a galla nelle azioni, e non nelle parole, nelle azioni di milioni di esseri delle masse popolari, e non di individui isolati”. Si avvicinano i tempi della rivoluzione violenta contro il sistema mondiale di oppressione e sfruttamento.
L’imperialismo è un sistema economico sociale antiquato e inutile per il progresso dell’umanità, un sistema mondiale di oppressione e sfruttamento che sarà rovesciato e distrutto dalla Rivoluzione Proletaria Mondiale le cui due correnti storiche, la lotta del proletariato per il socialismo e la lotta del popoli oppressi contro il giogo imperialista, sono le potenti forze sociali generate dalle contraddizioni mondiali dell’imperialismo. Dato questo grande antagonismo, il proletariato, per sconfiggere il capitalismo imperialista, ha bisogno di organizzare e mobilitare tutta la forza sociale che può essere unita contro i nemici comuni, per i quali ha bisogno di organizzare il proprio partito politico attraverso il quale svolge il ruolo di classe dirigente, sia di un ampio fronte di classe o alleanza di classe con le masse lavoratrici della piccola borghesia, principalmente contadini e semiproletari, sia di un esercito parte del popolo armato, per garantire la conquista violenta del potere e il suo mantenimento una volta gli oppressori sono rovesciati.
La Rivoluzione Proletaria Mondiale, diretta contro il capitalismo imperialista e i suoi lacchè nei paesi oppressi, contro il sistema mondiale di sfruttamento salariato e tutti gli altri tipi di sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo, è l’unica soluzione fondamentale per fermare la distruzione della natura, per sradicare disuguaglianze di razza, nazionalità e sesso, per dare inizio alla fine delle grandi disuguaglianze sistemiche del capitalismo: tra uomini e donne, tra campagna e città, tra lavoro manuale e lavoro intellettuale.
La lotta di classe, legge oggettiva della società divisa in classi, porta inevitabilmente alla dittatura del proletariato, e ancor più, come ha mostrato l’esperienza della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria in Cina, alla continuazione della rivoluzione sotto la dittatura di il proletariato… Questa è l’essenza profonda della teoria marxista dello Stato; è la questione fondamentale della rivoluzione proletaria; è la pietra di paragone per distinguere tra marxismo e opportunismo.
La classe operaia moderna è nata con il capitalismo e da allora non ha smesso di lottare contro il sistema di sfruttamento salariale globale. Oggi i cambiamenti nei sistemi di contrattazione del lavoro salariato hanno ridotto al minimo le condizioni di stabilità e remunerazione di milioni e milioni di proletari, impoverendo le loro condizioni di vita, soprattutto nei paesi oppressi, dove le grandi maquilas imperialiste riproducono condizioni di asservimento simili a quelle dell’ascesa della classe operaia. Ma né le terribili condizioni materiali di vita e di lavoro, né le sconfitte subite nei paesi ex socialisti, sono un ostacolo per dubitare dell’esistenza della classe operaia, né per ignorare la sua crescita in tutti i paesi, dove il suo carattere di classe internazionale, senza un paese, e la sua posizione sociale come forza lavoro che muove i grandi mezzi di produzione del sistema per generare il plusvalore che la borghesia mondiale si appropria sotto forma di interesse per il parassita finanziario, profitto per il parassita industriale e reddito per i parassiti sbarcati, riaffermano la loro storica missione di avanguardia nella rivoluzione per emancipare se stessi e l’umanità.
Il carattere internazionale della classe operaia esige la pratica coscienziosa dell’internazionalismo proletario, che subordina i suoi interessi in ogni paese ai suoi interessi comuni nel mondo, che sviluppa la rivoluzione in ogni paese come parte e al servizio della Rivoluzione Proletaria Mondiale, che offre sostegno materiale solidale ai combattimenti dei reparti rivoluzionari in altri paesi, principalmente avamposti delle guerre popolari, che esige non solo la solidarietà e l’appoggio del proletariato per le lotte di altri popoli contro l’imperialismo e i reazionari, ma anche unione dei proletari e dei popoli del mondo contro il capitalismo imperialista.
La situazione oggettiva del mondo è ottima per la rivoluzione, ma l’azione dell’elemento comunista soggettivo è necessaria per guidare le azioni rivoluzionarie delle masse abbastanza forti da spezzare (o spezzare) il vecchio governo, che mai, nemmeno in tempo di crisi, ‘cadrà’ se non sarà ‘fatto cadere’, nelle parole di Lenin. E dato il carattere internazionale del movimento operaio, di cui il movimento comunista fa parte come capo e portatore della sua coscienza di classe, è necessaria l’unità e l’organizzazione internazionale dei comunisti.
Oggi, infatti, i fedeli rappresentanti marxisti-leninisti maoisti del Movimento Comunista Internazionale lottano per superare la profonda crisi provocata inizialmente dalla temporanea sconfitta della dittatura del proletariato in Cina e successivamente aggravata dal crollo del Movimento Rivoluzionario Internazionalista, sconfitto da una linea revisionista emersa nella vostra commissione. Combattono per salvare e difendere l’esperienza storica della rivoluzione proletaria, della dittatura del proletariato e della costruzione del socialismo nella vecchia URSS e nella Cina socialista, dove il più grande progresso fui la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria per sconfiggere la nuova borghesia del socialismo ., consolidare la dittatura del proletariato e continuare la rivoluzione proletaria. Alzano con orgoglio la bandiera a difesa del ruolo storico della Terza Internazionale e del compagno Stalin, padrone del proletariato mondiale.
I difetti in queste esperienze, tipiche della costruzione del nuovo e della lotta di linea all’interno delle organizzazioni comuniste come riflesso della lotta di classe nella società, il nuovo revisionismo avakiano si è trasformato in ragioni per negare l’esperienza storica della rivoluzione proletaria, negare le leggi oggettive che muovono la società nella prospettiva del comunismo e dichiarare insufficienti i principi fondamentali del marxismo leninismo maoismo. Gli errori e i limiti dell’esperienza storica del movimento comunista non possono essere ignorati, ma devono essere sottoposti a studio, discussione e critica alla luce dei principi, al fine di approfondire gli equilibri dell’esperienza storica e la conoscenza di nuovi fenomeni in la fase di estrema agonia del capitalismo mondiale, senza invertire ciò che è giusto in sbagliato, o confondere il secondario con il principale come fa l’opportunismo internazionale.
I marxisti leninisti maoisti riconoscono i meriti storici del Movimento Internazionalista Rivoluzionario nel suo ruolo di centro ideologico e politico, promotore della creazione e del rafforzamento dei partiti proletari in diversi paesi, difensore nel pieno della grande crisi, delle bandiere del Rivoluzione Proletaria Mondiale., dal marxismo rivoluzionario e il suo sviluppo alla nuova e superiore tappa del marxismo leninismo maoismo, dalla lotta della classe operaia internazionale il cui sviluppo porta inevitabilmente alla dittatura del proletariato, dal diritto dei popoli oppressi alla ribellione , la guerra popolare e la rivoluzione contro i suoi schiavisti, tutto questo in una lotta frontale contro l’offensiva anticomunista dell’imperialismo e della reazione mondiale, e contro l’offensiva di propaganda revisionista per la capitolazione e il pacifismo.
Il nefasto e astuto colpo del revisionismo avakiano contro il Movimento Rivoluzionario Internazionalista non ne nega né oscura i meriti che, insieme ai suoi errori e limiti, sono riconosciuti dai marxisti-leninisti-maoisti come parte del patrimonio dell’esperienza storica nella lotta per l’unità e l’organizzazione internazionale dei comunisti, che oggi è la lotta per organizzare una nuova Conferenza Internazionale per delineare i piani ei compiti per costruire una nuova Internazionale Comunista basata sul marxismo leninismo maoismo.
La lotta per l’unità e l’organizzazione internazionale dei comunisti non nega la necessità simultanea di costruire in ogni paese il Partito del proletariato, partito politico che non può costituirsi isolato o ai margini della lotta di classe, ma agire in esso come un partito: nella lotta teorica — difendendo la propria ideologia sia dalle distorsioni opportuniste che dalle falsità borghesi —, nella lotta politica — guidando le masse affinché senza aspettarsi sommi salvatori agiscano come protagoniste della loro emancipazione rivoluzionaria —, nella lotta economica — organizzando la necessaria resistenza alle conseguenze dello sfruttamento salariato, a condizione che serva, a sua volta, da leva nella lotta per il potere politico che sradica le cause dello sfruttamento.
Oggi, a seconda delle particolari condizioni oggettive e soggettive e del grado di sviluppo raggiunto in ciascun Paese, continua ad essere un compito imperdonabile costruire o ricostruire partiti marxisti-leninisti-maoisti che contribuiscano a risolvere la necessità di una nuova Internazionale, che porti le idee del socialismo al movimento operaio e di massa, che lottano per isolare la leadership opportunista nel movimento sindacale e di massa, che lottano instancabilmente per la guida della lotta immediata delle masse lavoratrici, per elevare la loro coscienza politica e incanalare il loro spontaneo slancio verso la lotta politica rivoluzionaria, verso la forma più alta di lotta politica, la lotta armata in forma di guerra popolare, la guerra delle grandi masse popolari.
PER UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE UNIFICATA DEI MARXIST-LENINISTI MAOISTI! ANDARE AVANTI!
Compagni marxisti-leninisti maoisti del mondo: questa è la proposta della Piattaforma dell’Unità, che sottoponiamo oggi alla vostra considerazione, come contributo per rompere la diga della divisione e della dispersione, che aggravano la debolezza del nostro movimento.
Con un saluto rosso e internazionalista, ci iscriviamo,
Comitato Direttivo – Unione Operaio Comunista. (mlm)
marzo 2022.